La lepre che prende il tè con alice

La lepre che prende il tè con Alice è una delle immagini più celebri e suggestive della letteratura mondiale. Tratta dal romanzo "Alice nel paese delle meraviglie" di Lewis Carroll, questa scena incarna lirrazionalità e lassurdità del mondo creato dallo scrittore inglese.

In questo articolo, ci addentreremo nella storia della lepre che prende il tè con Alice, analizzando il significato simbolico di questa immagine e la sua importanza nella cultura popolare.

La storia di Alice nel paese delle meraviglie è stata pubblicata per la prima volta nel 1865 e da allora è diventata un classico della letteratura per ragazzi.

Il romanzo narra le avventure di una bambina di nome Alice che, seguendo un coniglio bianco, cade in un buco e si ritrova in un mondo fantastico e sconcertante. Qui, incontra una serie di personaggi stravaganti, tra cui la lepre, il cappellaio matto e la regina di cuori. Ogni personaggio incarna un aspetto della società vittoriana e, attraverso le loro stranezze, Carroll mette in discussione le convenzioni sociali e il senso comune. La scena della lepre che prende il tè con Alice si svolge nel capitolo 7 del romanzo, intitolato "Un tè di mattina".

Dopo aver incontrato la lepre che corre sempre in ritardo, Alice si ritrova a una merenda assurda, dove il tempo sembra non avere più alcun significato e le regole della società sono completamente ribaltate.

La lepre, il cappellaio e il furetto invitano Alice a sedersi al tavolo per prendere il tè, ma la ragazza si rende presto conto che i suoi ospiti sono del tutto privi di buone maniere e di senso comune.

Il cappellaio matto, ad esempio, le chiede se preferisce "due giorni della stessa settimana" o "due settimane dello stesso giorno".

Questo è solo uno degli esempi delle assurdità che Alice dovrà affrontare in questo mondo fantastico.

Ma qual è il significato simbolico di questa scena? La lepre che corre sempre in ritardo rappresenta il tempo che scorre in modo irrazionale e caotico, come in un sogno.

Il cappellaio matto, invece, incarna la follia e lirrazionalità umana.

Il tè, che inizialmente è.